Michele Emiliano, l’ultimo re di Puglia

IL LIBRO 

in libreria dal 3 settembre 2020

Istrionico, accentratore, ingombrante, capace di stare in paradiso a dispetto dei Santi, è stato il primo a teorizzare il dialogo con i Cinque Stelle ed è anche l’uomo di sinistra più apprezzato a destra. Emiliano è tutto e il contrario di tutto. I suoi compagni di partito avrebbero voluto congedarlo alla fine dei suoi primi cinque anni di governo della Regione. Oggi non ci sono alternative possibili, considerando il vuoto della sinistra Pugliese. La sua leadership ha il merito di tenere assieme anime diverse a sempre unite pur di avere un pezzettino di potere da gestire. Dai radical chic più esigenti ai giustizialisti che amano  ancora vederlo come “il ragazzo con la pistola” del suo passato da magistrato antimafia. Nel 2007, da Primo Cittadino di Bari, fu costretto a scusarsi dichiarando “Sono un fesso, non un corrotto”, a causa di un regalo a base di cozze e champagne ricevuto da un imprenditore poi arrestato. Nel 2013 è il sindaco più amato d’Italia che raccoglie consensi nei salotti televisivi. Emiliano è l’uomo dalle grandi intuizioni che anticipai tempi rispetto ad una leadership Democratica che arranca e resiste. Riuscito a passare sostanzialmente indenne attraverso una condanna della Corte dei Conti, inchieste giudiziarie e un procedimento disciplinare per aver violato il divieto per le toghe di iscriversi a un partito politico, si appresta ad affrontare una campagna elettorale in cui si gioca il tutto per tutto e dove nemici e amici sono assolutamente trasversali.