La bambina pagana

Venzone, un paesino antico all’incrocio tra due valli, a pochi passi dalla Slovenia. Il corpo di una bambina è stato adagiato sul sagrato del Duomo. L’ispettore Thomas Mei, ex Alpino del 14° Reggimento, si reca sul posto e osserva il corpo rannicchiato in posizione fetale. Le mani della bambina sono strette al petto e i piedi incrociati come a cercare un’ultima traccia di calore. I resti sono ben conservati, ma il decesso non è avvenuto in tempi recenti. Si tratta inequivocabilmente di una mummia. Un particolare che potrebbe apparire bizzarro in altre circostanze, in altri luoghi, ma non a Venzone, conosciuto da tutti come il paese delle mummie. Questo è l’inizio, travolgente, di un libro a fumetti, scritto da Ilaria Tuti, che attraverso il suo grande talento di narratrice con La Bambina Pagana firma il suo esordio nel mondo dell’arte sequenziale. Un racconto capace di mantenere alta l’attenzione dei lettori e che, attraverso i disegni di Ivano Granato, ci fa toccare da vicino personaggi e ambientazioni che aspettano di essere scoperti.