P rossimamente in tutte le librerie i nuovi titoli della Round Robin. Il terzo capitolo della trilogia noir firmata da Emanuele Bissattini e la graphic novel su Francesco Marcone, a 25 anni dall’omicidio su cui ancora oggi non è stata fatta luce né giustizia.
FRANCESCO MARCONE
UN UOMO ONESTO
di Giuseppe Guida e Ilaria Ferramosca
“Chi ha paura muore ogni giorno, chi non ha paura muore una volta sola.” Paolo Borsellino. Da quasi 25 anni, l’omicidio di Francesco Marcone è rimasto senza un colpevole. Quattro voci, quella di un bambino, un funzionario pubblico in un comune del sud Italia, un padre e un’entità. Quattro storie narrate da differenti voci, quattro momenti in apparenza distanti, che in realtà vanno a comporre la vicenda umana, professionale e giudiziaria di Francesco Marcone, direttore dell’Ufficio del registro di Foggia, ucciso per mano mafiosa il 31 marzo 1995, in seguito alla denuncia di alcuni illeciti amministrativi. Una vicenda ancora nebulosa, che ha portato a paragonare alla figura di Giorgio Ambrosoli quella di quest’uomo del sud che ha pagato con la vita il prezzo della propria onestà.
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QUINTO
NON UCCIDERE
di Emanuele Bissattini
Doveva essere un ricatto e invece è una condanna a morte. Una ragazza di diciotto anni truccata come una bambolina di un vecchio bordello viene portata nella suite di un grande albergo nel pieno centro di Roma e lasciata nelle mani del proprietario, un orco che vuole incidere nella carne della ragazza la sua ultima sinfonia. L’uomo non è quello che sembra e nemmeno l’albergo, nelle cui stanze segrete c’è la “sala dei peccati” in cui vengono scambiate informazioni con ogni tipo di perversione. Dietro a tutti l’ombra minacciosa del socio del proprietario, Goran detto “Siso”, piombo, crudele braccio armato di Simon “Orecchie” Ionesco, l’uomo che sa sempre tutto, che sa chi deve vivere e quando deve morire. Ettore, il Gatto, è deciso a ritirarsi ma una vecchia conoscenza lo mette sulle tracce della ragazza che forse nasconde un’altra identità e un altro destino. La trilogia di Glock mette in scena una Roma grottesca e crepuscolare, la Roma del lusso e della politica insieme a quella nascosta e miscono-sciuta degli zingari e dei campi Rom, cruda e piena di una poesia semplice. L’ultimo capitolo della saga è anche un romanzo familiare che mette Ettore, Sigmund e Lucilla (e non solo loro) davanti alla scelta di una libertà solo sognata.